Norme in materia di concorrenza nell’UE
L'UE dispone di norme rigorose a tutela della libera concorrenza. In base a tali norme, alcune pratiche sono vietate.
L'ammenda per chi infrange le regole di concorrenza dell'UE può arrivare fino al 10% del fatturato annuale mondiale. In alcuni paesi dell'UE i singoli dirigenti delle imprese coinvolte rischiano pene severe, tra cui il carcere.
Le regole di concorrenza dell'UE si applicano direttamente in tutti i paesi membri e i tribunali nazionali devono farle rispettare. Sono applicabili non soltanto alle imprese, ma anche a qualsiasi organizzazione che esercita un'attività economica (ad esempio le associazioni di categoria ed altre organizzazioni industriali).
Sul portale della DG Concorrenza è possibile consultare alcuni esempi di cause in materia di concorrenza nell'UE.
Contatti e accordi illegali
Questi accordi, detti anche cartelli, sono vietati perché limitano la concorrenza. Possono assumere diverse forme e non è necessario che siano ufficialmente approvati dalle imprese coinvolte. Le pratiche più comuni:
- fissazione dei prezzi
- ripartizione dei mercati
- ripartizione della clientela
- limitazione della produzione
- accordi di distribuzione tra fornitori e rivenditori dove, ad esempio, il prezzo al consumatore viene imposto dal fornitore.
Possono essere considerati anticoncorrenziali tutti gli accordi e scambi di informazioni tra un'impresa e i suoi concorrenti che mirano a ridurre la sua incertezza strategica sul mercato (per quanto riguarda costi di produzione, fatturato, capacità, piani di commercializzazione, ecc.).
Attenzione
Anche il fatto di svelare unilateralmente questo tipo d informazioni strategiche per e-mail, telefono o in occasione di incontri può essere considerato una violazione delle regole.
Per evitare qualsiasi rischio è opportuno:
- non fissare prezzi o altre condizioni commerciali
- non limitare la produzione
- non ripartire i mercati
- non scambiare informazioni strategiche sulla propria impresa.
Alcuni accordi non sono vietati, se vanno a vantaggio dei consumatori e dell'economia nel suo insieme. Ne sono un esempio gli accordi su ricerca e sviluppo e trasferimento di tecnologie. Questi casi rientrano nei regolamenti di esenzione per categoria.
Abuso di posizione dominante
Se l'azienda detiene un'importante quota di mercato, occupa una posizione dominante e deve stare particolarmente attenta a non:
- applicare prezzi irragionevolmente elevati, a danno dei consumatori
- applicare prezzi eccessivamente bassi per escludere i concorrenti dal mercato
- operare delle discriminazioni tra i clienti
- imporre certe condizioni commerciali ai partner.
Segnalare le pratiche anticoncorrenziali
È possibile segnalare qualsiasi pratica commerciale in grado di limitare la concorrenza.