Contratti con i consumatori

La normativa dell'UE fissa alcuni requisiti di equità e trasparenza per i contratti firmati con i consumatori.

Quali sono le clausole contrattuali interessate?

Le seguenti informazioni riguardano soltanto la vendita a consumatori che acquistano al di fuori della loro sfera professionale. Non riguardano la vendita ad altre imprese.

I requisiti dell'UE si applicano alle condizioni contrattuali che non sono state negoziate individualmente con il consumatore, come le clausole standard stilate in anticipo. Sono specificamente esclusi sia l'oggetto principale che gli aspetti monetari del contratto.

Va notato che spetta al venditore provare che un contratto è stato negoziato singolarmente.

I contratti devono essere equi

Le condizioni contrattuali standard applicate dal commerciante, siano esse specificate a parte o nell'ambito di contratto dettagliato, devono essere eque.

In base alla normativa dell'UE, le clausole contrattuali standard non devono:

  • essere contrarie al requisito della buona fede;
  • risultare svantaggiose per i consumatori (in termini di diritti e doveri) rispetto ai venditori/fornitori.

Occorre agire in buona fede, tenendo conto degli interessi legittimi del consumatore, e in modo equo e corretto.

Le clausole contrattuali abusive non sono vincolanti

Se determinate clausole di un contratto sono abusive, non sono vincolanti per il consumatore, e il commerciante non può applicarle anche se il consumatore le ha sottoscritte.

Se la clausola abusiva non costituisce un elemento essenziale del contratto, il resto del contratto (ma non la clausola abusiva) mantiene la sua validità.

I contratti devono essere trasparenti

Le clausole contrattuali devono essere formulate in modo chiaro e comprensibile. Non devono soltanto essere chiare dal punto di vista grammaticale, ma consentire al consumatore di comprenderne le conseguenze economiche.

Attenzione

In caso di ambiguità, prevale l'interpretazione più favorevole al consumatore!

Esempi di clausole abusive

Oltre al requisito generale della "buona fede" e dell'"equità", le norme dell'UE contengono un elenco di clausole specifiche che possono essere considerate abusive.

Ecco alcune situazioni in cui le clausole contrattuali possono essere giudicate abusive secondo le norme dell'UE:

Clausole che escludono/limitano la responsabilità del commerciante se il consumatore muore o subisce lesioni a seguito di un atto o un'omissione da parte del commerciante.

Clausole che escludono/limitano i diritti dei consumatori al risarcimento in caso di inadempienza da parte del commerciante.

Clausole che vincolano il consumatore, ma che consentono al commerciante di interrompere la prestazione di un servizio semplicemente perché non lo trova adeguato.

Clausole che consentono al commerciante di trattenere gli anticipi se il consumatore annulla il contratto, ma che non prevedono un risarcimento equivalente per il consumatore in caso di annullamento da parte del commerciante.

Clausole che impongono al consumatore inadempiente di pagare un risarcimento eccessivo.

Clausole che consentono al commerciante di risolvere un contratto unilateralmente senza dare al consumatore lo stesso diritto.

Clausole che autorizzano un commerciante a risolvere, con breve preavviso, un contratto senza scadenza fissa, tranne in casi assolutamente giustificati.

Clausole che impongono al consumatore di notificare la sua intenzione di porre fine al contratto con un preavviso eccessivamente ampio.

Clausole che vincolano i consumatori anche se non erano chiaramente specificate prima della firma del contratto.

Clausole che consentono al commerciante di modificare unilateralmente un contratto senza dover dare una giustificazione valida.

Clausole che consentono a un commerciante di apportare unilateralmente e senza una ragione valida modifiche al prodotto o servizio da fornire.

Clausole con cui il commerciante può fissare il prezzo finale alla consegna o aumentarlo, senza dare ai consumatori la possibilità di risolvere il contratto se l'importo è di gran lunga superiore a quello inizialmente convenuto.

Clausole in base alle quali solo il commerciante ha il diritto di interpretare il contratto e di decidere se il prodotto o il servizio è conforme a quanto pattuito.

Clausole in base alle quali un commerciante cerca di non rispettare gli impegni assunti dal suo personale o di subordinarli ad altre condizioni.

Clausole che impongono ai consumatori di rispettare tutti i loro obblighi quando un commerciante non rispetta i suoi.

Clausole che consentono al commerciante di cedere il contratto senza il consenso del consumatore e a condizioni peggiori.

Clausole che limitano la possibilità per il consumatore di adire le vie legali e che gli impongono l'onere della prova quando incombe all'altra parte contraente.

Informazioni sulle norme nazionali

Va ricordato che la normativa europea sulle clausole abusive fissa requisiti minimi che possono essere ulteriormente rafforzati o ampliati dalla legislazione nazionale.

Per maggiori informazioni sulle norme vigenti nel tuo paese, contatta la rete Enterprise Europe Network en .

Consumer Law Ready

Consumer Law Ready è un programma dell'UE che offre corsi di formazione gratuiti sul diritto dei consumatori per le microimprese e le PMI. È possibile chiedere di seguire un corso di formazione nel proprio paese per essere certi che la PMI rispetti le regole.

È anche possibile scegliere di formarsi al proprio ritmo e iscriversi per accedere al materiale didattico. Una volta completato un test online, viene rilasciato un certificato.

Sul portale Consumer Law Ready en sono disponibili tutte le informazioni su come iscriversi.

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Ultima verifica: 24/06/2022
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