Soluzioni ragionevoli
Ai sensi della normativa dell'UE, i datori di lavoro sono tenuti a fornire soluzioni ragionevoli ai lavoratori con disabilità. Qualsiasi adattamento e i relativi costi devono essere realistici e non comportare un onere sproporzionato per l'impresa.
Che cosa s'intende per soluzioni ragionevoli?
Per soluzione ragionevole s'intende qualsiasi adattamento che viene apportato ad una mansione o a un contesto lavorativo per consentire a una persona con disabilità di candidarsi, svolgere le sue funzioni professionali e compiere progressi nel loro esercizio, oppure seguire una formazione.
Le soluzioni ragionevoli sono destinate a qualsiasi dipendente con disabilità. Il diritto a soluzioni ragionevoli si estende a tutte le attività professionali contemplate dal diritto dell'UE, a partire dal processo di candidatura fino alla cessazione del rapporto di lavoro. Comprende anche le condizioni di lavoro e i benefici accessori.
Tipi ed esempi di soluzioni ragionevoli
Soluzioni tecniche
- mettere a disposizione un parcheggio riservato
- installare ascensori o rampe
- mobili per ufficio (scrivanie regolabili, sedie ergonomiche, ecc.)
- schermi d'ingrandimento
- schermi Braille
Modalità di lavoro
- orario di lavoro flessibile
- telelavoro
- ricollocazione
- pause per l'assunzione di farmaci
Misure di formazione
- adeguare il materiale per migliorarne l'accessibilità, ad esempio prevedendo prove orali anziché scritte
- formazione alla mobilità per i lavoratori non vedenti nell'ambito dell'introduzione al luogo di lavoro
Misure di sensibilizzazione
- creare una cultura del lavoro inclusiva, in modo che una persona possa svolgere il proprio lavoro indipendentemente dalla sua disabilità
Per ulteriori informazioni e accedere ai portali nazionali, vedere parità di trattamento sul lavoro.