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Slovacchia

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2004 def. - Non pubblicato sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 703 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2000) 711 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2001) 700 def. - SEC(2001) 1754 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2002) 700 def. - SEC(2002) 1410 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC(2003) 1209 - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel suo parere del luglio 1997, la Commissione europea constatava che la Repubblica slovacca aveva compiuto passi in avanti in direzione del recepimento dell'acquis comunitario in materia di trasporti, ma che le restavano comunque da compiere netti progressi nei trasporti merci su strada (accesso al mercato, norme di sicurezza e fiscalità) e nel settore ferroviario, in cui occorreva vigilare sull'effettiva attuazione dell'acquis comunitario. La Commissione concludeva che, previo miglioramento della situazione in questi due campi, il settore dei trasporti non avrebbe dovuto porre grossi problemi riguardo al recepimento dell'acquis comunitario in materia di mercato interno. Inoltre la Commissione invitava la Slovacchia a verificare l'effettiva attuazione degli strumenti necessari per realizzare la futura rete transeuropea di trasporti estesa ai paesi aderenti, nonché il rafforzamento, a tutti i livelli, delle strutture amministrative, ivi inclusi gli organismi di controllo.

La relazione del novembre 1998 sottolineava che la Slovacchia doveva proseguire gli sforzi intrapresi in direzione di un'armonizzazione legislativa nei settori dei trasporti aerei, stradali e ferroviari, della sicurezza del trasporto via terra e del trasporto combinato.

La relazione del novembre 2000 rilevava che, nonostante i limitati progressi, molto restava ancora da fare nella maggior parte dei sottosettori dei trasporti, ed in particolare nei trasporti su strada e per ferrovia. Era anche necessario un considerevole impegno di adeguamento e potenziamento delle strutture amministrative.

La relazione del novembre 2001 constatava la necessità, malgrado un miglioramento del livello globale d'allineamento sull'acquis, di sforzi sostanziali.

La relazione dell'ottobre 2002 sottolineava che la Slovacchia aveva compiuto nuovi progressi nel settore dei trasporti. Tuttavia, restavano da realizzare dei sostanziali miglioramenti in materia di trasporti su strada (accesso al mercato, norme di sicurezza e fiscalità) e di trasporti su rotaia, in relazione ai quali occorreva tenere sotto attenta osservazione l'allineamento effettivo della legislazione.

La relazione 2003 rileva che la Slovacchia deve portare a termine l'allineamento della propria legislazione nei settori del trasporto ferroviario, fluviale, aereo e marittimo, potenziare la propria capacità amministrativa nel settore ferroviario e prepararsi per gli investimenti importanti che saranno necessari in materia di infrastrutture.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica comunitaria dei trasporti consiste di strategie e iniziative in tre settori fondamentali.

L'accordo europeo impone il ravvicinamento della legislazione slovacca alla normativa comunitaria, la cooperazione per la ristrutturazione e l'ammodernamento dei trasporti, il miglioramento dell'accesso al mercato dei trasporti, la facilitazione del transito e il raggiungimento di standard operativi comparabili a quelli della Comunità. Il libro bianco si incentra sulle misure per il completamento del mercato interno nel settore dei trasporti, e comprende aspetti quali la concorrenza e l'armonizzazione legislativa.

VALUTAZIONE

Per quanto concerne le questioni orizzontali, nel gennaio 2000 il governo slovacco ha adottato i "nuovi principi per la politica nazionale dei trasporti", che tengono conto dei principi applicati dalla CE (Comunità europea) per lo sviluppo delle reti di trasporto europee (RTE), per l'interoperabilità del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità e per il finanziamento delle RTE. La Slovacchia ha approvato la relazione finale sulla valutazione delle esigenze in materia di infrastrutture di trasporto (TINA), dell'ottobre 1999, sulla quale dovrebbe fondarsi l'estensione delle reti transeuropee alla Slovacchia. Attualmente è stato condotto a termine il 40% del corridoio autostradale previsto, ma l'armonizzazione con l'acquis in materia di RTE e interoperabilità esigerà nuovi provvedimenti normativi, più spinti delle risoluzioni del governo slovacco.

Nel campo dei trasporti su strada è stata adottata una nuova legislazione che riprende l'acquis in materia di controllo tecnico dei veicoli. Le esigenze relative alla patente di guida (formazione dei conducenti e degli istruttori) e alle dimensioni e al peso dei veicoli sono state parzialmente allineate con l'acquis. Sul piano tributario la legislazione è stata parzialmente allineata grazie agli emendamenti alla legge sulla tassa stradale, entrata in vigore nel gennaio 2000. Nel luglio 2000 il governo slovacco ha approvato un progetto di trasformazione e privatizzazione delle società pubbliche di trasporti mediante autobus. È necessario un ulteriore, considerevole impegno per accelerare il recepimento e l'attuazione di vari elementi dell'acquis nel campo del trasporto su strada, per esempio in materia di armonizzazione fiscale, di legislazione sociale, sicurezza e ambiente (si fa riferimento in particolare ai pesi e alle dimensioni dei veicoli). L'accordo multilaterale Interbus, relativo al trasporto occasionale di viaggiatori con autobus, è stato firmato dalla Slovacchia nel 2000. Nel 2001 è anche entrata in vigore una nuova legislazione sull'immatricolazione dei veicoli ed i certificati corrispondenti.

Nel 2002 è entrata in vigore la legge sulle strade, con la quale sono state armonizzate le tasse sui veicoli. Inoltre, è entrata in vigore una nuova regolamentazione che mira ad allineare alla normativa comunitaria la legislazione slovacca sull'accesso alla professione di operatore di trasporti su strada. Le licenze di trasporto saranno concesse per un periodo massimo di cinque anni. Tuttavia, sono necessari ulteriori sforzi in materia di applicazione della legislazione, in particolare per quanto riguarda l'acquis sul piano sociale e in campo tecnico. La capacità amministrativa è già presente, ma dovrebbe essere ancora potenziata, in particolare aumentando gli effettivi e formando personale specializzato per le funzioni chiave di vigilanza e di controllo.

Per le reti transeuropee di trasporto, il governo slovacco ha approvato nel 2001 il piano nazionale di sviluppo regionale per il periodo 2001-2006 che espone nei dettagli i piani di sviluppo delle infrastrutture di trasporto nelle varie regioni della Slovacchia. Nel 2002, il governo slovacco ha approvato il progetto di raccordo tra Videnska Cesta e Pristavny Most, che dovrebbe migliorare la qualità del corridoio di transito di Bratislava e ridurre la densità della circolazione sulle strade esistenti della regione. Tuttavia, deve essere rafforzata la capacità amministrativa nei settori stradale e ferroviario, in previsione dei grandi investimenti futuri.

Per i trasporti ferroviari il governo slovacco ha approvato nel 2000 un progetto di trasformazione e di ristrutturazione della società delle ferrovie slovacche (ZSR) che istituisce le condizioni necessarie alla liberalizzazione di questo settore. Conformemente al piano di ristrutturazione del 1999 la Slovacchia deve adottare e applicare una nuova legislazione per migliorare l'allineamento con l'acquis, segnatamente per quanto concerne l'indipendenza di gestione delle aziende ferroviarie, l'accesso alle infrastrutture e i diritti di transito, la base finanziaria solida delle imprese, la separazione della contabilità e della gestione delle infrastrutture dei servizi di trasporto, il rilascio delle licenze e la ripartizione delle infrastrutture. Deve essere costituita l'autorità di regolamentazione delle ferrovie.

Per la rete fluviale, l'allineamento è continuato grazie alla nuova legge sulla navigazione interna, adottata nel settembre 2000 che recepisce le disposizioni relative all'accesso alla professione di trasportatore ed al riconoscimento reciproco dei diplomi e che è entrata in vigore nel 2001. Nel 2003 non risulta ancora portato a termine l'allineamento legislativo, in particolare per quanto riguarda i consulenti di sicurezza per il trasporto di merci pericolose, il reciproco riconoscimento degli attestati di navigabilità, i requisiti tecnici dei battelli per la navigazione interna e le modalità di noleggio e di formazione dei prezzi.

Per i trasporti aerei, i negoziati condotti fra l'UE e la Slovacchia sull'accordo multilaterale che stabilisce la creazione di uno spazio europeo aereo comune sono sfociati nella firma di un protocollo bilaterale, alla fine del 1999. La Slovacchia dovrà peraltro accelerare l'istituzione di un ente indipendente, incaricato delle indagini sugli incidenti e, parallelamente, consolidare la sicurezza aerea.

La nuova legge sull'aviazione civile, entrata in vigore nel 2002, definisce le condizioni nelle quali si effettuano le inchieste indipendenti in caso di incidenti dell'aviazione civile, le condizioni di accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti comunitari e le regole comuni in materia di attribuzione delle fasce orarie. La Slovacchia non è ancora membro a pieno titolo delle JAA, non avendo ancora applicato il necessario piano d'azione.

Per quanto riguarda il trasporto marittimo, malgrado la Slovacchia sia sprovvista di accesso al mare, occorre che essa realizzi un allineamento integrale all'acquis nel settore marittimo ed adotti le disposizioni relative al pacchetto «Erika».

Le capacità amministrative globali nel settore dei trasporti, dovrebbero essere potenziate, rendendo più trasparenti i compiti da svolgere e garantendo l'efficace coordinamento fra i vari ministeri implicati nel processo legislativo. Dovrebbero essere istituiti i necessari enti indipendenti e la legislazione dovrebbe essere applicata correttamente dagli organismi competenti. Sarebbe inoltre necessario dotare le amministrazioni di un organico qualificato e di sufficienti infrastrutture informatiche, affinché possano condurre correttamente a termine i compiti imposti dall'acquis

Ultima modifica: 10.03.2004

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