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Migliorare il processo decisionale in materia di gestione della pesca

La presente comunicazione propone una serie di importanti modifiche per quanto riguarda le modalità di preparazione del regolamento annuale del Consiglio sulle possibilità di pesca. L'obiettivo è di garantire l'ampio coinvolgimento dei diretti interessati in tutte le fasi di questa politica, dalla sua elaborazione fino all'attuazione.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, del 24 maggio 2006, dal titolo «Migliorare il processo di consultazione sulla gestione comunitaria della pesca» [COM(2006) 246 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

SINTESI

La Commissione desidera modificare il calendario per l'adozione delle decisioni relative alle possibilità di pesca. L'obiettivo è di organizzare le consultazioni in una fase più precoce al fine di migliorare la qualità delle decisioni.

Il sistema di consultazione e decisione in materia di gestione della pesca è stato elaborato agli inizi degli anni '80 contemporaneamente all'introduzione della politica comune della pesca.

Il regolamento del Consiglio relativo al totale ammissibile di catture (TAC) e ai contingenti di cui dispongono gli Stati membri si fonda su una proposta di regolamento della Commissione. Fino ad ora la presentazione di tale proposta è stata sempre effettuata negli ultimi mesi dell'anno, al fine di tener conto dei dati scientifici e tecnici più recenti per determinare le possibilità di pesca. Il tempo a disposizione per le consultazioni con le parti interessate risultava pertanto estremamente limitato.

Procedura attuale

L'adozione di decisioni in materia di gestione della pesca si basa su un calendario che fissa annualmente le possibilità di pesca per gli Stati membri e l'insieme delle parti interessate. Per la maggior parte degli stock demersali, questo calendario si presenta come segue:

  • in settembre vengono completati gli ultimi rilevamenti scientifici e vengono analizzati i dati a bordo delle navi da ricerca;
  • in ottobre, i dati scientifici vengono presentati al comitato consultivo per la gestione della pesca del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM (es de en fr)), che trasmette i suoi pareri alla Commissione europea, alla Norvegia, all'Islanda e alla Commissione per la pesca nell'Atlantico nordorientale (NEAFC);
  • in novembre, la Commissione analizza i suddetti pareri scientifici consultando in particolare il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP (es de en fr)) e le parti interessate; vengono condotti negoziati con la Norvegia e con altri Stati costieri con riguardo agli stock gestiti congiuntamente;
  • in dicembre, la Commissione adotta la propria proposta di regolamento che stabilisce le possibilità di pesca, che deve essere adottata dal Consiglio.

Il tempo disponibile per una concertazione efficace e costruttiva col settore della pesca resta in definitiva molto limitato. È tuttavia possibile migliorare la preparazione delle decisioni di gestione e rafforzare il processo di consultazione.

Uso ottimale delle regole di cattura

La Commissione ritiene che la preparazione delle decisioni in materia di gestione della pesca potrebbe essere migliorata grazie all'applicazione di un metodo di gestione fondato su «regole di cattura». Queste ultime servirebbero a determinare gli orientamenti da seguire per l'elaborazione dei TAC.

Le regole di cattura vertono sui seguenti elementi:

  • variazione interannuale dei TAC;
  • riduzione della mortalità per pesca a un livello sostenibile;
  • adeguamento dello sforzo di pesca (giorni in mare) in funzione dei tassi di mortalità per pesca (percentuale delle risorse ittiche catturate nel corso di un anno).

Idealmente tali regole dovrebbero essere adottate nell'ambito di regolamenti del Consiglio e non dovrebbero formare oggetto di aggiornamenti frequenti. Esse riguarderebbero i principali tipi di pesca e gli stock ittici oggetto della politica comune della pesca. Tale metodo consentirebbe di disporre di più tempo per esaminare i principi di gestione con le parti interessate, mentre il CIEM e lo CSTEP proseguirebbero la valutazione scientifica dei quantitativi esatti di pesce disponibili.

Per gli stock che non formano oggetto di un piano a lungo termine, a partire dal mese di aprile la Commissione potrebbe presentare una dichiarazione strategica di intenti per la fissazione dei TAC per l'anno successivo. Sulla base delle tendenze evidenziate dai pareri scientifici dell'anno precedente, tale dichiarazione strategica indicherebbe:

  • l'impegno a ricondurre gradualmente gli stock ai livelli più atti a consentire lo sfruttamento sostenibile delle risorse e a garantire nel contempo rese elevate;
  • i TAC e i livelli di sforzo previsti per l'anno successivo, da stabilire in conformità delle norme previste dai piani di ricostituzione o di gestione a lungo termine esistenti o nel rispetto del principio in base al quale la mortalità per pesca non deve aumentare per nessuno stock il cui tasso di mortalità superi il livello atto a produrre rese elevate a lungo termine;
  • uguale trattamento per gli stock che presentano livelli simili di sfruttamento o depauperamento;
  • regole sulla variazione dei TAC, fatte salve circostanze particolari che giustifichino una variazione più significativa per determinati stock.

Sulla base di questa dichiarazione strategica, nel corso dell'estate la Commissione si consulterebbe con gli Stati membri e con i consigli consultivi regionali (CCR (es de en fr)). I gruppi d'interesse parteciperebbero in modo più strategico al dibattito sulle attività di pesca prima che il Consiglio intervenga in ottobre per formulare le proprie osservazioni sulla strategia proposta dalla Commissione.

Un nuovo calendario

Questa nuova impostazione impone una modifica del calendario per l'adozione delle decisioni relative alle possibilità di pesca.

La Commissione ha già consultato il CIEM e lo CSTEP in merito al calendario di presentazione dei pareri scientifici e ha chiesto se, a partire dal 2007, tali pareri potranno essere presentati in un momento precedente dell'anno. La presentazione anticipata dei pareri scientifici si tradurrà in alcuni casi in una minore precisione delle previsioni, ma la Commissione ritiene che potrebbe trattarsi di una conseguenza accettabile.

Per modificare il calendario delle decisioni la Commissione propone un approccio in due fasi, considerando gli stock ittici per i quali i pareri scientifici sono disponibili a giugno e quelli fortemente dipendenti dal reclutamento annuale, ossia dalla quantità di giovani pesci che entrano a far parte dello stock in questione, e in cui rientrano specie che presentano un elevato interesse commerciale e che sono biologicamente vulnerabili. Il calendario proposto si presenta come segue:

  • la prima fase si situerebbe tra giugno ed ottobre. Il CIEM e lo CSTEP formulano pareri scientifici per alcuni stock detti «del gruppo di giugno». La Commissione presenta una proposta di regolamento sulle possibilità di pesca degli stock «del gruppo di giugno» all'inizio del mese di settembre successivamente ai negoziati con i CCR. Il Consiglio adotta i TAC per gli stock «del gruppo di giugno» nel mese di ottobre;
  • la seconda fase si situerebbe tra ottobre e dicembre. In questo caso, il calendario proposto non differisce sostanzialmente da quello attualmente utilizzato. Il CIEM formula i propri pareri in autunno (con la possibilità di anticipare a settembre a partire dal 2007) in merito agli stock detti in questo caso «del gruppo di ottobre», fortemente dipendenti dal reclutamento annuale. A novembre la Commissione presenta la propria proposta, che non dovrebbe contenere elementi di novità per le parti interessate. Le consultazioni con il settore della pesca avranno già avuto luogo precedentemente nel corso dell'anno sulla base delle dichiarazione strategica della Commissione relativa a questi stock non oggetto di un piano a lungo termine. A dicembre il Consiglio adotta infine un regolamento che fissa le possibilità di pesca per gli stock «del gruppo di ottobre».

Le norme comunitarie in vigore in materia saranno riesaminate nell'ambito della valutazione del piano di ricostituzione per il merluzzo bianco. La Commissione ritiene dunque opportuno attendere il 2007 prima di proporre un nuovo regolamento destinato a queste stesse regole.

Ultima modifica: 14.02.2008

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