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Gli appalti elettronici

L’economia europea deve confrontarsi con la necessità di ridurre la spesa pubblica e di trovare nuove fonti di crescita economica. La generalizzazione degli appalti elettronici potrebbe contribuire a raggiungere tali obiettivi.

ATTO

Direttiva n. 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva n. 2004/18/CE.

Direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE.

Direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione.

SINTESI

Il passaggio agli appalti pubblici è parte della modernizzazione delle norme europee in materia di commesse pubbliche. Un pacchetto di tre testi legislativi è stato adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel mese di aprile 2014, e questi testi hanno permesso la realizzazione di questa transizione.

CHE COSA SONO GLI APPALTI ELETTRONICI?

Per appalti elettronici (in inglese e-procurement) si intende l'utilizzo, da parte degli enti pubblici, di strumenti elettronici per acquistare forniture e servizi o per indire una gara per opere pubbliche.

Un maggiore uso degli appalti elettronici in Europa consente:

  • la semplificazione del funzionamento degli appalti;
  • la riduzione del carico di lavoro e dei costi;
  • una maggiore partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI);
  • l'emergere di una migliore qualità a minor prezzo.

UN NUOVO QUADRO GIURIDICO, SEMPLIFICATO E CHIARO

Un nuovo quadro giuridico è stato adottato nell'aprile 2014, con un pacchetto di tre nuove direttive i cui obiettivi essenziali sono:

  • rendere l'e-procurement obbligatorio in determinate fasi della procedura e per le centrali di committenza (che centralizzano gli ordini in nome dell'autorità contraente); queste misure devono essere applicate dall'aprile 2016 e dovrebbero essere attuate per tutte le amministrazioni aggiudicatrici nell'Unione europea (UE) a partire dall'ottobre 2018;
  • limitare gli ostacoli tecnici alla presentazione transfrontaliera di appalti pubblici.

Le direttive stabiliscono un quadro giuridico chiaro che include aspetti in relazione al possibile uso delle firme elettroniche. Inoltre, le direttive mirano:

  • a rafforzare il ruolo del sistema informativo e-Certis sui diversi certificati e attestati richiesti nelle procedure di appalto nei 28 paesi dell'Unione europea;
  • a prevedere esenzioni sull'uso di strumenti elettronici.

Inoltre, la direttiva in materia di aggiudicazione dei contratti di concessione prevede un sistema semplificato che rende l'e-procurement opzionale, anche se la notifica elettronica è stata resa obbligatoria.

Contesto

Nel suo Atto per il mercato unico, la Commissione aveva espresso la volontà di modernizzare il quadro legislativo dell’UE in materia di appalti pubblici. Il mercato degli appalti pubblici dell’UE è molto ampio e l’introduzione di procedure elettroniche rafforzerà l’efficienza degli appalti pubblici.

Si possono trovare ulteriori informazioni nei siti seguenti:

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Una strategia per gli appalti elettronici ( COM(2012) 179 final - non pubblicata nella Gazzetta ufficiale).

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Appalti elettronici end-to-end per modernizzare la pubblica amministrazione ( COM(2013) 453 final - non pubblicata nella Gazzetta ufficiale).

La comunicazione illustra i progressi compiuti nell'attuazione degli appalti elettronici dalla pubblicazione elettronica dei bandi di gara ai pagamenti elettronici, come previsto nella comunicazione del 2012.

Ultima modifica: 09.11.2014

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