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La Corte dei conti europea

 

SINTESI DI:

Articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)

Regolamento interno della Corte dei conti dell’Unione europea

QUALI SONO GLI SCOPI DELL’ARTICOLO 287 DEL TFUE E DEL REGOLAMENTO?

La Corte dei conti europea è il revisore esterno indipendente dell’Unione europea. In quanto tale, mette in guardia sui rischi, fornisce garanzie, indica lacune e buone pratiche e offre indicazioni ai responsabili delle politiche dell’Unione europea e ai legislatori su come migliorare la gestione delle politiche e dei programmi dell’Unione. La Corte agisce come un guardiano indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell’Unione.

L’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea ne definisce il ruolo.

La Corte redige il proprio regolamento interno, che deve poi essere approvato dal Consiglio. Esso disciplina i lavori interni della Corte dei conti europea. Le disposizioni riguardano aspetti quali:

  • l’organizzazione della Corte (nomine, mandati, funzioni della Corte, elezione del presidente);
  • le procedure operative (sedute della Corte e delle sezioni; decisioni della Corte, delle sezioni e dei comitati; controlli e preparazione di relazioni, pareri, osservazioni e dichiarazioni di affidabilità).

PUNTI CHIAVE

Composizione e struttura

  • La Corte è un organismo collegiale, i suoi membri hanno pertanto una responsabilità congiunta nelle decisioni e nelle azioni intraprese. È composta da 27 membri, uno per ogni Stato membro dell’Unione, con un mandato della durata di sei anni (rinnovabile). Per essere nominati, i membri devono fare o aver fatto parte di un organismo di controllo esterno nel proprio Stato membro o possedere una qualifica specifica per l’esercizio di tale funzione. I membri della Corte sono soggetti ad un codice di condotta che disciplina la loro indipendenza, imparzialità, integrità, impegno, collegialità, riservatezza, responsabilità e obblighi dopo aver cessato le proprie funzioni.
  • I membri eleggono tra di loro un presidente con un mandato della durata di tre anni (rinnovabile). Le sue funzioni comprendono:
    • convocare e presiedere le riunioni della Corte;
    • vigilare sull’esecuzione delle decisioni della Corte;
    • sovrintendere al buon funzionamento dei servizi della Corte, fra cui protocolli e visite, comunicazioni, questioni giuridiche e controllo interno, nonché alla buona gestione delle varie attività;
    • designare l’agente incaricato di rappresentare la Corte nelle procedure di contenzioso;
    • rappresentare la Corte nelle relazioni con l’esterno e con le altre istituzioni europee.
  • La Corte dispone di un Segretario generale responsabile della gestione corrente della segreteria della Corte, nonché dell’amministrazione, sostegno e finanziamenti, risorse umane, tecnologie dell’informazione e traduzioni.
  • La Corte è composta inoltre di sezioni e comitati:
    • Le sezioni adottano pareri, relazioni speciali e relazioni annuali specifiche. Preparano inoltre le relazioni annuali sul bilancio dell’Unione, che vengono poi adottate dalla Corte;
    • I comitati (ad esempio il comitato amministrativo e il comitato di controllo) si occupano di questioni amministrative e decisioni riguardanti le comunicazioni e le strategie.

Compiti della Corte

  • La Corte dei conti è un revisore esterno indipendente dell’Unione europea. Le sue relazioni e i suoi pareri sono un elemento fondamentale della catena di responsabilità dell’Unione, attraverso i quali la Corte chiede conto dell’attuazione delle politiche e dei programmi dell’Unione europea a chi di dovere: la Commissione, le altre istituzioni nonché organi dell’Unione europea e le amministrazioni negli Stati membri.
  • La Corte mette in guardia sui rischi, fornisce garanzie, indica lacune e buone pratiche e offre indicazioni ai responsabili delle politiche dell’UE e ai legislatori su come migliorare la gestione delle politiche e dei programmi dell’Unione, affinché siano vantaggiosi.

Audit

Questi sono:

  • si basano su registri e, se del caso, vengono eseguiti nella sede delle altre istituzioni europee;
  • vengono eseguiti nella sede di qualsiasi organizzazione che gestisca le entrate o le spese per conto dell’UE;
  • vengono eseguiti negli Stati membri e negli altri paesi del mondo, anche nella sede di qualsiasi persona fisica o giuridica che abbia ricevuto pagamenti dal bilancio dell’Unione.

Nel suo ruolo di organismo di controllo esterno dell’Unione, la Corte coopera con le autorità nazionali e le istituzioni europee. Inoltre, ha la facoltà di richiedere qualsiasi informazione necessaria a completare in modo soddisfacente il proprio compito agli organismi e istituzioni dell’Unione, alle organizzazioni che ricevono pagamenti dal bilancio europeo o alle istituzioni di controllo nazionali.

Strategia e programmi di lavoro

  • Per rimanere all’avanguardia nell’evoluzione dell’audit del settore pubblico, la Corte programma in anticipo il proprio sviluppo strategico e le priorità di audit perseguite. I suoi obiettivi principali sono stabiliti secondo strategie pluriennali.
  • Ogni anno la Corte adotta un programma di lavoro con l’elenco delle priorità in termini di compiti di controllo. Il programma è pubblicato e presentato alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo dal presidente della Corte.

Procedura annuale di discarico

  • La Corte dei conti non ha alcun potere giudiziario e, di conseguenza, nessun potere di imporre sanzioni. Dopo la chiusura di ciascun anno fiscale, essa redige una relazione annuale da pubblicare nella Gazzetta ufficiale. Tale relazione riguarda la gestione del bilancio dell’Unione e dei fondi europei di sviluppo da parte delle istituzioni competenti. È una parte fondamentale del processo di decisione del Parlamento europeo per quanto riguarda l’accoglimento del discarico di bilancio da parte della Commissione.
  • La Corte dei conti presenta inoltre al Consiglio e al Parlamento una dichiarazione di affidabilità riguardante l’attendibilità dei conti e che attesta il corretto utilizzo del bilancio, ai sensi dei relativi regolamenti e norme. Inoltre, la Corte può presentare, in qualsiasi momento, osservazioni su questioni specifiche, soprattutto sotto forma di relazioni speciali, e rilasciare pareri o altri risultati basati sulle revisioni su richiesta di una delle altre istituzioni europee o di propria iniziativa.
  • La Corte decide in sede di riunione, a maggioranza dei suoi membri, l’approvazione della relazione annuale. Le sedute non sono pubbliche, salvo decisione diversa della Corte. Essa può inoltre decidere, caso per caso, di adottare decisioni mediante procedura scritta.
  • La Corte dei conti segnala le irregolarità nell’uso dei fondi dell’Unione e riferisce qualsiasi caso sospetto di frode individuato durante i suoi controlli all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) o alla Procura europea (EPPO).

DA QUANDO SI APPLICA IL REGOLAMENTO INTERNO?

Esse si applicano dal 1 giugno 2010.

CONTESTO

La Corte dei conti, con sede a Lussemburgo, è stata istituita nel 1977 ed è stata elevata al rango di istituzione dal 1992.

Per maggiori informazioni, consultare:

DOCUMENTI PRINCIPALI

Versione consolidata del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte sesta — Disposizioni istituzionali e finanziarie — Titolo I — Disposizioni istituzionali — Capo 1 — Le istituzioni — Sezione 7 — La Corte dei conti — Articolo 287 (ex articolo 248 del TCE) (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 170).

Regolamento interno della Corte dei conti dell’Unione europea (GU L 103 del 23.4.2010, pag. 1).

Si veda la versione consolidata.

DOCUMENTO CORRELATO

Codice di condotta per i membri e precedenti membri della Corte (GU L 128 del 2.5.2022, pag. 102).

Ultimo aggiornamento: 02.05.2022

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