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Cooperazione transfrontaliera (CTF) 2007-2013

La cooperazione transfrontaliera (CTF) con i paesi limitrofi dell'Unione europea (UE) intende promuovere un'impostazione coerente e integrata dello sviluppo regionale, affrontare sfide comuni, garantire efficacia e sicurezza alle frontiere esterne e incentivare la cooperazione locale. Il documento di strategia per il periodo 2007-2013 e il programma indicativo per il periodo 2007-2010 ne illustrano le modalità di attuazione (programmi, beneficiari, dotazioni finanziarie).

ATTO

Strumento europeo di vicinato e partenariato – Cooperazione transfrontaliera – Documento di strategia 2007-2013, Programma indicativo 2007-2010 (DE) (EN) (FR).

SINTESI

La cooperazione transfrontaliera (CTF) è una priorità della politica europea di vicinato (PEV) (DE) (EN) (FR) e del partenariato strategico con la Russia. Interessa sia gli Stati membri che i paesi frontalieri beneficiari dello strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI). Tale cooperazione si estende alle frontiere terrestre e marittime, anche se l'ammissibilità geografica è definita dall'ENPI.

La CTF riguarda quindi l’Europa orientale, il Caucaso meridionale e il Mediterraneo meridionale, specificatamente l’Algeria, l’Armenia, l’Autorità palestinese, l’Azerbaigian, le Bielorussia, l’Egitto, la Georgia, Israele, la Giordania, il Libano, la Libia, il Marocco, la Moldova, la Siria, la Tunisia, l’Ucraina e la Russia.

Obiettivi e programmi

Nonostanze le loro differenze e le diseguaglianze socioeconomiche, le regioni frontaliere si trovano di fronte a numerose sfide comuni, che costituiscono le priorità e gli obiettivi della CTF, vale a dire:

  • promuovere uno sviluppo economico e sociale armonioso delle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere comuni. Si rivolgerà particolare attenzione a commercio e investimenti locali, promozione delle joint venture, turismo e investimenti nelle infrastrutture locali, nonché alla cooperazione in materia di energia, trasporti e comunicazioni;
  • affrontare le sfide comuni in campi quali l'ambiente, la salute pubblica, la prevenzione e la lotta contro la criminalità organizzata. Fra le azioni in programma rientrano attività di pianificazione e di sorveglianza congiunta, nonché il miglioramento della gestione delle risorse naturali, delle risorse alieutiche e dei rifiuti. Le questione dell'inquinamento idrico è di fondamentale importanza a livello dei bacini marittimi comuni, cioè il Mar Baltico, il Mar Nero e il Mediterraneo. Sono previste altresì misure volte a favorire la cooperazione per il controllo e il trattamento delle malattie trasmissibili e a intensificare la cooperazione per la lotta contro la corruzione, l'immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani;
  • garantire frontiere sicure e efficaci migliorando le operazioni e le procedure di gestione delle frontiere, rafforzando la sicurezza della catena logistica internazionale e potenziando le infrastrutture e le attrezzature alle frontiere;
  • promuovere le azioni locali "people to people" a livello transfrontaliero migliorando i contatti con la società civile. La cooperazione a livello didattico, sociale e culturale può svolgere un ruolo determinante per la promozione della democrazia e dei valori dell'UE.

Rientrano nella CTF due categorie di programmi, che riguardano rispettivamente:

  • le frontiere terrestri o le rotte marittime per le regioni situate lungo frontiere terrestri o rotte marittime importanti. Questi programmi possono cinvolgere due o più paesi. I nove programmi istituiti per le frontiere terrestri riguardano: penisola di Kola/Russia, Carelia/Russia, Finlandia sudorientale/Russia, Estonia/Lettonia/Russia, Lituania/Polonia/Russia, Ungheria/Slovacchia/Romania/Ucraina. I tre programmi per le rotte marittime sono: Spagna/Marocco, Italia/Tunisia e il programma Atlantico di CTF;
  • i bacini marittimi per le regioni situate alle frontiere esterne dell'UE, sulle sponde di uno dei tre bacini marittimi (Mar Baltico, Mar Nero e Mediterraneo).

Le iniziative possono avvalersi delle infrastrutture esistanti come i comitati intergovernativi di cooperazione transfrontaliera (questo tipo di riunioni è organizzato periodicamente tra Finlandia e Russia o tra Polonia e Ucraina), gli organismi intergovernativi di cooperazione regionale (Consiglio degli Stati del Mar Baltico (EN), Cooperazione economica del Mar Nero (EN), ecc.) o altre associazioni e reti create per contribuire alla cooperazione regionale o frontaliera (Eurocities (EN), Euroregion (EN), ecc.).

Modalità

I partner definiscono programmi congiunti a livello locale, regionale e nazionale, che propongono alla Commissione. Oltre alla programmazione dettagliata, sono responsabili anche della gestione e dell'attuazione dei programmi stessi. Per garantire l'efficacia della CTF sono pertanto indispensabili una volontà politica e istituzionale di realizzare gli obiettivi e un coinvolgimento totale, integrati dalla partecipazione della società civile a questi programmi.

Al finanziamento provvedono l'ENPI per i paesi beneficiari e il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per gli Stati membri. Il finanziamento previsto per il periodo 2007-2010 ammonta a 583,28 milioni di euro (ENPI-FESR). Per il periodo 2011-2013, si dovrebbe arrivare a 535,15 milioni di euro. Nel 2010 sarà eseguita una valutazione intermedia che consentirà, all'occorrenza, di adeguare e riesaminare le risorse.

Si prevedono tre tipi di risultati:

  • i risultati globali del programma, come la realizzazione degli obiettivi, i mezzi atti a migliorare il coordinamento e l'efficacia dei contributi;
  • i risultati connessi al conseguimento degli obiettivi fondamentali, come lo sviluppo socioeconomico sostenibile, il miglioramento delle prassi amministrative, l'identificazione delle sfide e una risposta efficace e adeguata alle stesse;
  • i risultati specifici dei programmi definiti dai partner, come i rapporti di cooperazione a lungo termine, il potenziamento delle reti e un aumento del coinvolgimento e della titolarità.

I partner definiranno degli indicatori di impatto nella fase di elaborazione dei programmi. Alcuni indicatori riguardano specificamente i singoli obiettivi dei programmi in termini di commercio regionale, sviluppo sociale, statistiche sulle operazioni frontaliere, possibilità di cooperazione create, ecc. Altri indicatori hanno invece carattere generale (numero di partenariati, numero di progetti CTF attuati con successo, ecc.).

Contesto

La CTF porta avanti i programmi di cooperazione transfrontaliera avviati nell'ambito dei programmi precedenti (Tacis, MEDA, Phare, Interreg). Basandosi sull'esperienza acquisita con i programmi precedenti, la CTF attribuisce, a titolo dell'ENPI, maggiori responsabilità alle parti interessate decentrando la programmazione, la gestione e l'attuazione e completa quindi la realizzazione degli obiettivi della PEV a livello bilaterale.

ATTI COLLEGATI

Regolamento (CE) n. 951/2007 della Commissione, del 9 agosto 2007, che stabilisce le misure di esecuzione dei programmi di cooperazione transfrontaliera finanziati nel quadro del regolamento (CE) n. 1638/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni generali che istituiscono uno strumento europeo di vicinato e partenariato [Gazzetta ufficiale L 210 del 10.8.2007]. Il regolamento contiene informazioni dettagliate sul campo d'applicazione, sui contenuti, sulle strutture, sulla gestione finanziaria e sulle valutazioni dei programmi di cooperazione transfrontaliera.

Ultima modifica: 21.12.2007

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