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Iscrizione in bilancio del Fondo europeo di sviluppo

La Commissione europea raccomanda di iscrivere nel bilancio dell'Unione europea (UE) gli aiuti concessi ai paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), nonché ai paesi e territori d'oltremare (PTOM) nel quadro del Fondo europeo di sviluppo (FES). Ciò permetterebbe di aumentare il controllo pubblico, la trasparenza e l'efficacia degli aiuti e di renderli più flessibili e adattabili alle realtà sul campo.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, dell'8 ottobre 2003 intitolata: «Verso la piena integrazione della cooperazione con i paesi ACP nel bilancio dell'UE» [COM(2003) 590 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].

SINTESI

Nella comunicazione la Commissione raccomanda di iscrivere nel bilancio dell'UE gli aiuti concessi ai paesi ACP e ai PTOM nel quadro del Fondo europeo di sviluppo

UN CAMBIAMENTO POLITICAMENTE AUSPICABILE

Ridurre i rischi di emarginazione

Con l'estensione delle relazioni esterne dell'Unione, la conclusione di accordi di cooperazione con numerose altre regioni e l'aumento dell'importo di bilancio destinato agli aiuti esterni, un finanziamento separato per i paesi ACP non costituisce più un privilegio ma piuttosto un inconveniente.

Come l' accordo di Cotonou, gli accordi di cooperazione con numerose regioni del mondo riguardano una serie di temi d'interesse comune: dialogo politico, regime commerciale, obiettivi in materia di democrazia, ecc. Dopo l'integrazione del FES nel bilancio, tutti i grandi programmi geografici faranno parte della struttura del bilancio. Dal punto di vista tecnico, ciò consentirà di ottenere una maggiore sinergia tra i programmi basati sull'approccio geografico/nazionale e quelli che perseguono obiettivi tematici.

I programmi di cooperazione con i paesi ACP hanno generato numerose esperienze e buone pratiche che meritano di essere applicate ad altri programmi realizzati in altre regioni in via di sviluppo. L'iscrizione in bilancio del FES agevolerà il reciproco arricchimento dei vari programmi.

L'iscrizione in bilancio del FES agevolerà anche la cooperazione tra le regioni dell'Africa. Parimenti, potrebbe essere raggiunta una maggiore coerenza per i paesi dei Caraibi rispetto all'America latina e per i paesi del Pacifico rispetto all'Asia.

Verso una maggiore indipendenza

Con l'iscrizione in bilancio del FES, il finanziamento della cooperazione UE-ACP diventerebbe più indipendente rispetto a contributi volontari soggetti a punti di vista nazionali e fornirebbe migliori prospettive di continuità. Per gli Stati membri, ciò significa che la cooperazione finanziaria con i paesi ACP avverrà realmente a livello comunitario.

Verso una maggiore legittimità

Attualmente il FES è l'unica voce di spesa non soggetta all'autorizzazione del Parlamento europeo. L'iscrizione in bilancio del FES porrebbe fine a questa anomalia, rafforzando nel contempo la legittimità pubblica degli aiuti esterni dell'UE. Non rientrando nel bilancio, la cooperazione con i paesi ACP è chiaramente esclusa da uno dei processi decisionali più importanti dell'Unione. Il rischio, già alto, di vedere le relazioni con i paesi ACP emarginate rispetto ad altre regioni del mondo, più agevolate sul piano economico, viene aumentato dalla loro mancanza di visibilità negli ambienti politici dell'Unione. Inoltre, sarà rafforzata anche l'influenza dell'assemblea parlamentare paritetica ACP-UE grazie alla presenza di suoi membri in seno al Parlamento europeo.

Verso una maggiore trasparenza

L'integrazione di tutte le spese legate agli aiuti esterni in un bilancio unico consentirebbe di avere una veduta globale degli aiuti esterni dell'UE e della politica comunitaria di sviluppo, in termini di volume e di ripartizione geografica. I cittadini interessati a conoscere il livello di spesa che la Comunità europea dedica alla politica di sviluppo dovranno quindi consultare un unico documento.

Verso un'efficienza e un'efficacia maggiori

L'iscrizione in bilancio del FES si tradurrà in un miglior rapporto costi/efficacia. Infatti, l'unificazione delle regole amministrative e giuridiche, delle strutture decisionali e degli impegni di pagamento eliminerà un certo numero di ridondanze che attualmente sono imposte agli operatori e alle parti interessate. Contribuirà così a semplificare la stesura di rapporti, a ridurre l'onere amministrativo che pesa in particolare sui paesi beneficiari e a rispondere in modo più efficiente alle sfide che devono affrontare i paesi in via di sviluppo. I principi di gestione che si applicano al bilancio renderanno inoltre il livello delle spese più regolare e contribuiranno a migliorare l'inoltro degli aiuti ai paesi ACP.

PREOCCUPAZIONI LEGATE ALL'ISCRIZIONE IN BILANCIO

Sarà mantenuta la qualità del partenariato con i paesi ACP?

La Commissione ritiene che, pur costituendo un elemento storico, il Fondo europeo di sviluppo non sia fondamentale nelle relazioni privilegiate tra i paesi ACP e l'UE. L'Accordo di Cotonou resta la pietra angolare del partenariato e continuerà a disciplinare le relazioni ACP-UE.

Inoltre, gli impegni a vantaggio di ciascun paese ACP continueranno ad essere stipulati in base a programmi da essi stabiliti e approvati. Il governo di ciascun paese rimarrà strettamente associato alla programmazione indicativa pluriennale, all'elaborazione dei piani d'azione annui, ecc.

L'iscrizione in bilancio rimetterà in questione l'impegno finanziario dell'UE nei confronti dei paesi ACP?

L'impegno finanziario deve essere rinnovato ogni cinque anni, attraverso un nuovo FES o nel quadro del bilancio generale. Gli strumenti attualmente disponibili nel quadro di bilancio e in particolare le decisione sulle prospettive finanziarie offrono le stesse garanzie.

Contesto

Gli aiuti dell'UE ai paesi ACP sonoattualmente inoltrati attraverso due canali principali: i fondi prelevati dal bilancio comunitario e i fondi prelevati dal FES. Le due forme di aiuto sono disciplinate da norme amministrative e strutture decisionali diverse. I fondi prelevati dal bilancio comunitario sono gestiti conformemente al regolamento finanziario generale, mentre i fondi provenienti dal FES sono gestiti conformemente alle norme fissate dall'Accordo di Cotonou.

La proposta di iscrivere il FES in bilancio implica che le nuove prospettive finanziarie includano tutte le spese dedicate alla cooperazione UE-ACP. La proposta di iscrivere il FES nel bilancio generale comunitario, già presentata dalla Commissione nel 1973 e nel 1979, è stata riformulata durante i negoziati sulle prospettive finanziarie 2007-2013, ma il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005 l'ha nuovamente respinta. Il dibattito verrà probabilmente rilanciato al momento di preparare le prossime prospettive finanziarie.

Ultima modifica: 28.06.2007

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