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Ungheria

1) RIFERIMENTI

Parere della Commissione [COM(97) 2001 def. - Non pubblicato nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(98) 700 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(1999) 505 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM (2000) 705 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM (2001) 700 def. - SEC (2001) 1748 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM (2002) 700 def. - SEC (2002) 1404 - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Relazione della Commissione [COM(2003) 675 def. - SEC (2003) 1205] - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]Trattato di adesione dell'Unione europea [Gazzetta ufficiale L 236 del 23.09.2003]

2) SINTESI

Nel parere del luglio 1997, la Commissione osservava che l'Ungheria doveva ancora completare l'allineamento con l'acquis comunitario, pur avendo realizzato notevoli progressi nell'adozione delle misure menzionate nel Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno (1995).

La relazione del novembre 1998 ha giudicato soddisfacente il recepimento della normativa comunitaria, ma ha anche chiesto che si proseguisse l'azione intrapresa e venisse profuso un impegno considerevole. Per quanto riguarda il settore della pesca la Commissione ha chiesto il rafforzamento delle istituzioni e delle autorità di controllo, quantunque sia già stata predisposta una base giuridica.

La relazione dell'ottobre 1999 afferma che l'Ungheria ha compiuto scarsi progressi nell'applicazione della politica agricola a medio termine e nel ravvicinamento della sua legislazione alla normativa comunitaria. Per quanto riguarda la pesca saranno necessari ulteriori interventi, sebbene questo settore svolga un ruolo molto limitato a motivo della posizione geografica dell'Ungheria.

La relazione del novembre 2000 sottolinea che l'Ungheria possiede buone basi per attuare l'acquis comunitario, ma la lentezza con cui vengono adottati i meccanismi delle organizzazioni comuni di mercato e le strutture legate al Fondo europeo di orientamento e di garanzia agricola ha impedito il rafforzamento della sua capacità amministrativa. In materia di pesca, non è stato registrato alcun progresso rispetto al 1999.

La relazione del novembre 2001 indica che l'Ungheria ha continuato ad adeguarsi all'acquis comunitario. Ciò nonostante, molto resta ancora da fare. Nell'attuale situazione, infatti, l'agricoltura non è abbastanza competitiva e la ricomposizione e il mercato fondiario rimangono problematici.

Quanto alla pesca, non sono stati registrati progressi nella messa in atto dell'acquis sebbene siano stati osservati alcuni sforzi volti a rafforzare la capacità amministrativa, grazie soprattutto all'assunzione di personale assegnato alla pesca all'interno del ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale.

La relazione dell'ottobre 2002 segnala che scarsi sono stati i progressi realizzati dall'Ungheria nei settori dell'agricoltura e della pesca rispetto alla relazione precedente.

La relazione del novembre 2003 mostra che l'Ungheria ha compiuto alcuni passi avanti rispetto alle ultime relazioni nella maggior parte dei settori. Relativamente alla pesca, l'Ungheria sembra in grado di rispettare praticamente tutti gli impegni assunti salvo rare eccezioni.

Il trattato di adesione è stato firmato il 16 aprile 2003 e l'adesione ha avuto luogo il 1° maggio 2004.

"ACQUIS" COMUNITARIO

La politica agricola comune (PAC) mira a mantenere e a sviluppare un sistema agricolo moderno che garantisca un equo tenore di vita alla popolazione agricola, la disponibilità di prodotti alimentari a prezzi ragionevoli e la libera circolazione delle merci all'interno dell'Unione europea.

L'Accordo europeo, che costituisce il quadro giuridico per gli scambi di prodotti agricoli tra l'Ungheria e la Comunità, mira a promuovere la cooperazione a fini di modernizzazione, ristrutturazione e privatizzazione del settore agricolo ungherese, del settore agroindustriale e delle norme fitosanitarie dell'Ungheria. Il Libro bianco sui paesi dell'Europa centrale e orientale e il mercato interno include i controlli veterinari e fitosanitari e quelli sull'alimentazione degli animali, nonché le condizioni di commercializzazione dei singoli prodotti. La normativa in questione mira a tutelare i consumatori, la pubblica sanità e la salute di animali e piante.

La politica comune della pesca comprende le organizzazioni comuni di mercato, la politica strutturale, gli accordi con i paesi terzi, la gestione e la convenzione delle risorse ittiche e la ricerca scientifica a supporto di tali attività.

L'Accordo europeo prevede anche disposizioni in materia di commercio di prodotti ittici con la Comunità. Il Libro bianco non contiene misure in tale settore.

VALUTAZIONE

Agricoltura

L'Ungheria ha realizzato considerevoli progressi rispetto all'ultima relazione, segnatamente per quanto riguarda la rete d'informazione contabile agricola (RICA), gli aiuti di Stato, la politica di qualità e l'agricoltura biologica. Mentre nei settori veterinario e fitosanitario l'Ungheria può garantire il rispetto delle misure zootecniche, a livello dei sistemi di controllo veterinario e delle misure comuni e fitosanitarie, invece, permane ancora qualche difficoltà. Sussistono inoltre gravi ritardi per quanto riguarda l'istituzione dell'organismo pagatore e la predisposizione del sistema integrato di gestione di controllo (SIGC). Si registrano ritardi anche in materia di sviluppo rurale, sanità pubblica e istituzione di organizzazioni di produttori.

Pesca

L'Ungheria non ha firmato alcun accordo internazionale nel settore della pesca. Nel complesso il paese rispetta gli impegni assunti ma deve ancora adeguare la propria legislazione all'acquis. Occorre altresì aumentare l'organico incaricato della gestione e adottare una politica coerente nel settore. Si esorta inoltre vivamente l'Ungheria ad istituire organizzazioni di produttori.

Ultima modifica: 27.02.2004

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